Afrodite, il suo amante Ares, i loro figli

Sculture e fotografie di Francesca Cesaroni.
Da giovedì 7 aprile a sabato 7 maggio presso il Centro per l’arte contemporanea a Palazzo Venier – Salita del Grillo 17 – a Roma.

Da sempre il Mito ci racconta e ci rappresenta nelle innumerevoli manifestazioni dell’umano, senza che il tempo ne infici la portata simbolica.
Oggi come allora, dopo migliaia di anni, la sua forza è intatta e pervasiva.
La mostra è dedicata ad Afrodite dea dell’amore, al suo amante Ares, dio della guerra e ai loro figli:

Eros amore passionale
Anthéros amore corrisposto
Imeros impulso d’amore irrefrenabile
Armonia amore romantico
Photos nostalgia per l’amato lontano
Daimos terrore della guerra
Phobos paura, angoscia, sempre in coppia con Daimos.

Le figure, sculture e fotografie, ospitano i sentimenti contenuti nei vari personaggi del mito.

La domanda di fondo che si pone l’artista riguarda il nesso fra le due divinità Ares e Afrodite, così apparentemente in contrasto nelle rispettive simboliche rappresentanze di Amore e Guerra.

La loro progenie incarna le varie sfaccettature dei sentimenti provenienti dai simboli genitoriali.

Perché il mito ha posto le due divinità così connesse?
Perché dunque l’Amore avrebbe da sempre bisogno della Guerra?

L’ipotesi più probante, oggi più che mai, si ottiene invertendo i poli:
la Guerra per placarsi ha bisogno di Amore.

Esprit du temps

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Esprit du temps (terra cruda su pietra - h 80 cm)